Se stai valutando se ristrutturare una casa esistente o costruire una casa in legno da zero, questo articolo ti aiuta a capire quale scelta è davvero sostenibile, sicura e conveniente. Negli ultimi anni le case in legno sono state presentate come moderne, ecologiche e rapide da costruire. Ma la realtà di cantiere, progettazione e manutenzione rivela spesso gravi criticità.
In questa guida completa ti spieghiamo:
- Perché molte case in legno non sono ecologiche;
- I principali problemi costruttivi e costi nascosti;
- I vantaggi economici e tecnici della ristrutturazione edilizia.
Case in legno: sono davvero ecologiche? Spoiler: spesso no
Molti basano la scelta tra ristrutturare o costruire di legno per motivi motivi ambientali. Ma nella realtà, una casa in legno moderna è tutto fuorché naturale.
Perché non sono davvero sostenibili:
Facciamo un passo indietro: dobbiamo avere chiaro lo schema generale di una casa di legno.
Ogni casa di legono è divisa in tre pezzi:
- la fondazione di calcestruzzo armato
- la struttura portante della casa di legno, che viene poggiata sopra alla fondazione
- Gli elementi di finitura.
Ogni giunzione tra questi tre blocchi è punto critico.
Per funzionare correttamente, una struttura in legno richiede:
- Guaine impermeabilizzanti, sia per la fondazione, che per il giunto tra la fondazione e la struttura della casa;
- Barriere al vapore, per evitare che l’umidità penetri nelle pareti e faccia marcire la struttura (Attenzione: tutte le prese elettriche, attacchi idraulici, ecc vanno sigillati ACCURATAMENTE);
- Nastri e sigillanti
- Collanti e resine industriali per fissaggi e incollaggi.
Questi materiali sono spesso non riciclabili, e con una durata limitata. Il risultato è una stratigrafia complessa e poco sostenibile, che contraddice l’immagine “green”. A differenza della muratura, dove l’inerzia termica è data dalla massa, nel legno si lavora su leggerezza e stratificazione. Il risultato è una casa apparentemente semplice, che però richiede un’enorme quantità di materiali secondari per funzionare correttamente.
Conclusione? La casa in legno non è necessariamente più ecologica. Spesso è solo “percepita” come tale
Cantiere difficile = più errori e più costi
Uno dei motivi per cui molte persone si avvicinano alla casa in legno è l’idea della prefabbricazione veloce, quasi “industriale”. In realtà, solo la struttura portante è prefabbricata, mentre tutto il resto – fondazioni, finiture, impianti, rivestimenti – viene realizzato in cantiere, da ditte diverse. A differenza della ristrutturazione, dove il cantiere è gestito da un’unica impresa, nella costruzione in legno le responsabilità sono divise tra più soggetti:
- Produttore della struttura in legno prefabbricata (spesso estero, ultimamente NORD EST europeo);
- Impresa che realizza la fondazione;
- Ditte artigiane per impianti e finiture.
Tra questi soggetti, non sempre c’è comunicazione fluida. Se le fondazioni sono anche solo 3 cm più basse rispetto al progetto, il montaggio della struttura prefabbricata può fallire o richiedere correzioni molto costose.
Anche le tolleranze nei raccordi – tra struttura e cappotto, tra infissi e pareti, tra copertura e scossaline – sono molto più critiche che in edilizia tradizionale.
I rischi più comuni nelle costruzioni di legno riguardano:
- Errori nei punti di contatto tra struttura e fondazioni;
- Infiltrazioni per difetti nei raccordi;
- Ritardi nella posa degli impianti;
- Aumento dei costi a causa di correzioni in opera.
Il legno e l’umidità: un nemico sottovalutato
Il legno è un materiale vivo, igroscopico, che si comporta bene in ambienti asciutti e ventilati. L’Italia non è la Svezia: il nostro clima presenta umidità significativa tutto l’anno, specie nelle regioni centro-settentrionali. E il legno, per sua natura, soffre molto l’umidità.
In presenza di umidità, il legno può:
- Gonfiarsi o ritirarsi, deformando le pareti;
- Marcire internamente, senza segni visibili all’esterno;
- Attirare insetti xilofagi e funghi;
- Perdere la propria portanza strutturale, diventando pericoloso.
Basta un solo nodo costruttivo mal eseguito – ad esempio, il raccordo tra un serramento e la parete – per innescare un danno grave e costoso da riparare.
Evitare questi problemi richiede:
- Operai con esperienza specifica;
- Direzione lavori molto presente;
- Controlli frequenti e tecnici specializzati.
Costruire bene in legno non è semplice: servono operai esperti, abituati a lavorare con tolleranze minime, materiali particolari e accorgimenti costruttivi non banali. Inoltre, il direttore lavori deve monitorare ogni fase, con sopralluoghi molto più ravvicinati rispetto a un cantiere tradizionale.
Tutto questo comporta:
- Maggiore necessità di controlli, che si traducono in
- Costi di direzione lavori più alti;
- Tempi più lunghi, contrariamente a quanto promesso
Finiture e dettagli complicati: quando il legno non basta
Una casa è fatta anche di dettagli: grondaie, scossaline, soglie, davanzali, pluviali, imbotti, terminali impiantistici. In muratura, questi elementi si integrano in modo naturale. Nel legno, invece, rappresentano una sfida continua perche bisogna anche considerare i movimenti del legno nel tempo, la dilatazione dei metalli e l’impermeabilizzazione di ogni giunto.
Errori o scelte superficiali possono portare a:
- Ponti termici nascosti.
- Infiltrazioni;
- Fessurazioni;
- Distacchi di materiali;
ovvero tutto ciò che un proprietario non si aspetterebbe da una casa di legno.
Costi extra non preventivati
Molti committenti scoprono solo in corso d’opera che:
- I davanzali standard non vanno bene;
- I pluviali devono essere ripensati completamente;
- Il cappotto esterno va sagomato intorno a ogni elemento in legno.
Questi lavori artigianali fanno lievitare rapidamente il budget, e possono compromettere il risultato finale se eseguiti con superficialità. Ogni casa ha elementi in metallo, pietra o PVC che devono essere integrati perfettamente:
- Davanzali;
- Scossaline;
- Grondaie;
- Terminali impiantistici.
Nel legno, tutti questi vanno sagomati a mano in cantiere, con rischio elevato di errori di taglio e misura, infiltrazioni da raccordi mal eseguiti o nastrature non perfette, infiltrazioni dal sistema di scarico acque.
Tempi rapidi? Solo per la pubblicità
Il mito della casa “chiavi in mano in 3 mesi” è spesso solo marketing. Uno degli slogan più usati è quello della rapidità di montaggio: è vero, ma solo per la struttura grezza. Tutto il resto richiede tempi simili (se non maggiori) rispetto alla muratura tradizionale. I tempi reali sono:
- Permessi e progetto: 3-6 mesi;
- Produzione struttura: 2 mesi;
- Montaggio grezzo: 2-3 settimane;
- Impianti, cappotto, finiture, collaudi: 4-6 mesi.
Totale? Anche 10-14 mesi. Come (o più di) una ristrutturazione.
Ristrutturare conviene: meno rischi, più libertà
Ristrutturare o costruire in legno? La ristrutturazione oggi è la soluzione più concreta e vantaggiosa per chi vuole una casa su misura, bella e sicura. Bisogna sempre ricordarsi che certe forme e determinati materiali, nascono da secoli di esperienza di vita in un determinato luogo. E’ come voler fare una baita (tetto spiovente ripidissimo) in Salento o un Dammuso (le casette bianche a cubetti di Pantelleria) a Cortina: semplicemente non funzionano. Chiaro, non sono contrario all’innovazione ma una casa non è un’astronave atterrata da chissà dove ma un elemento che deve integrarsi con l’ambiente circostante.
Riassumendo, ristrutturare è meglio di una casa di legno perchè:
- Nessuna dipendenza da fornitori esteri;
- Tecnologie consolidate e manodopera disponibile;
- Nessun rischio da errori di prefabbricazione o montaggio;
- Materiali conosciuti, duraturi e testati da decenni
- Nessuna necessità di materiali sintetici complessi.
In più, ristrutturare consente di valorizzare il patrimonio edilizio esistente, senza dover pagare esosi oneri di urbanizzazione e contributi di costruzione (anche 30mila euro risparmiati rispetto ad una nuova costruzione).
Ristrutturare o costruire in legno: due casi a confronto
Caso 1: costruzione in legno
Angelica, 60 anni, sceglie una casa in legno da 150 mq. Dopo 12 mesi ha:
- € 78500 di costi non previsti;
- € 34900 di costi extra per correggere gli errori di esecuzione (e deve farli, altrimenti la casa imbarca acqua dal tetto e dalle fondazioni)
- importo sconosciuto per la causa che deve intentare contro l’impresa locale per cercare di rientrare dei danni
- ulteriore spesa di una casa in affitto perchè finchè non verrà fatta la perizia dal tribunale, la casa non può essere toccata.
Costo finale +90% rispetto al preventivo iniziale. Tempi totali: ignoti per via della causa presso il tribunale.
Caso 2: ristrutturazione
Davide, 47 anni, ristruttura una casa anni ‘80:
- Intervento completato in 9 mesi;
- Progetto su misura per la sua numerosa famiglia;
- Variazione nei costi pari a zero;
- Aumento del valore immobiliare certificato.
Costo finale in linea col preventivo. Tempi totali: 9 mesi. Valore di rivendita aumentato del 38%.
Come vedi, non abbiamo menzionato altri vantaggi della ristrutturazione ma ci siamo limitati ai costi nudi e crudi e ai tempi di consegna.
Ristrutturare o costruire in legno: conclusione
La casa in legno non è una truffa, ma non è la panacea che viene venduta, può essere una scelta valida in contesti specifici, con budget elevati, in zone asciutte e con imprese specializzate. È una scelta delicata, costosa, e non adatta alla maggior parte dei contesti italiani. Nella maggior parte dei casi, rappresenta una scelta più rischiosa, costosa e incerta di quanto sembri.
Ristrutturare un immobile esistente, invece, significa ridare vita a ciò che già c’è, migliorandolo, aggiornandolo, rendendolo efficiente e durevole. Una scelta concreta, consapevole, sostenibile davvero.
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